mercoledì 10 febbraio 2016

XXIV Giornata del malato

XXIV Giornata Mondiale del Malato - 11 febbraio 2016
Affidarsi a Gesù misericordioso come Maria: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela» (Gv 2,5)“,
Oggi memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, ricorre la XXIV Giornata mondiale del malato, che avrà la sua celebrazione culminante a Nazareth”. Lo ha ricordato ieri il Papa, prima di salutare i fedeli di lingua italiana. “Nel messaggio di quest’anno abbiamo riflettuto sul ruolo insostituibile di Maria alle nozze di Cana: ‘Qualsiasi cosa vi dica, fatela’”, ha proseguito al termine dell’udienza di ieri: “Nella sollecitudine di Maria si rispecchia la tenerezza di Dio e l’immensa bontà di Gesù misericordioso”. “Invito a pregare per gli ammalati e a far sentire loro il nostro amore”, l’esortazione di Francesco: “La stessa tenerezza di Maria sia presente nella vita di tante persone che si trovano accanto ai malati sapendo cogliere i loro bisogni, anche quelli più impercettibili, perché visti con occhi pieni di amore.

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  Meditiamo ,la parola   di Gv 2,5, Affidiamo a  Gesu' Misericordioso , come ha fatto   Maria ,  mettiamo nelle sue mani ,la nostra vita ,  tutte  le nostre  sofferenze ,  offfriamo  a Lui  le prove  che la vita ci mette davanti  , le malattie   che   a volte arrivano   come    fulmini  a ciel sereno.  Mettiamo in pratica il messaggio del Papa .Preghiamo   per gli ammalati ,  affidamo a Gesu'  e a Maria , oggi  nella giornata mondiale del malato , tutti i malati  che ci sono cari,  ma preghiamo  tanto anche per le persone   che  si trovano a prendersi cura dei malati , affinche'   sappiano  donare  le cure  necessarie  con  tenerezza e Amore , elemento fondamentale   perche' il malato trovi  la giusta forza   di affrontare il dolore  , sapendo di non essere abbandonato , ma   accarezzato   da un caloroso abbraccio d'amore .

2 commenti:

  1. Penso alle persone anziane non autosufficienti che, nella quasi totalità dei casi, pur avendo dei figli, si ritrovano a vivere con una sconosciuta in casa, o quasi abbandonati in una casa di riposo.
    Vedo gli occhi pieni di gioia sebbene sofferenti di dolore, di mia nonna che, allettata per diversi anni, veniva curata in casa dai figli e dalla nuora...

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  2. ...anche per me è stato così: due nonne rimaste fino alla fine in casa, coi nipoti,coi figli anche se non più autosufficienti.
    Ringrazio la mia famiglia per la testimonianza, spero di poter anch'io avere la grande forza di amare e servire chi non può più dare in termini di efficienza ma che comunque sono state persone grandi, che mi hanno insegnato tanto e il cui ricordo porterò sempre nel mio cuore...
    vostra Cate

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