Alt...un passo indietro...
Quest'anno per le festività natalizie ero alla ricerca di qualcosa di diverso...pensavo al volontariato alla mensa dei poveri di Forlì o qualcosa del genere.
E giust'appunto arriva questa mail, dove si cercavano volontari per servire il pranzo di natale ai detenuti di Modena.
Eeeeeeeee...mi sono offerto!
Il che non significava affatto essere già ammessi: lo step più grosso era l'accettazione da parte dell'autorità giudiziaria.
Beh, dopo qualche giorno di attesa è arrivata la bella notizia: mi avevano preso o, come ha detto Francy, ero stato nominato.
Per me era la prima volta quindi l'attesa è stata intensa. E così mercoledì la sveglia ha suonato alle 5.45, ho fatto un paio di consegne e assieme alla Francesca, alla Francesca Paperetti, Antonio Baldini e Mario Cavalieri, siamo partiti in direzione Modena.
Abbiamo passato il cancello principale e il primo controllo...poi un altro cancello e un altro controllo...poi un altro cancello...poi un altro cancello...
...eravamo dentro. Abbiamo pregato il Signore nella piccola cappella e poi siamo andati chi in cucina, chi in teatro, chi in falegnameria. Io ero in questo'ultima, dove abbiamo preparato i tavoli per circa un 40 detenuti maschi e femmine divisi.
Abbiamo assistito per qualche minuto allo spettacolo di Fiordaliso e di Alessandro Greco.
Alessandro mi ha colpito mentre cantava una canzone di Marco Mengoni: mentre cantava "...torno a Te che sei per me l'essenziale!" ha alzato l'indice al cielo. Ancora mentre lo scrivo mi vengono i brividi!!!
Assieme a Mario sono salito nelle celle (sezione 5) dove abbiamo distribuito panettoncini e fatto gli auguri di un Santo Natale. Assieme a noi c'era un detenuto addetto alla distribuzione dei pasti.
Credetemi, è un'esperienza forte che arricchisce tantissimo.
Avete presente i film ambientati nelle carceri, le celle, il modo di distribuire i pasti, ecc...ecco, è proprio così...anzi peggio, perché finché è un film sai che è finzione, ma la realtà ti lascia letteralmente senza parole...
Ho stretto la mano a tutti, uno ad uno, cercando di trasmettergli qualcosa...chissà...
Sono uscito da quel luogo con tanti pensieri, ma soprattutto con tante facce anche giovanissime che mi sono rimaste in testa...
Ho visto ragazzini e ragazzine di 18/20 anni , non so il motivo perché sono lì, ma ho pensato ai miei figli...alle loro mamme...ai loro babbi...alle loro sorelle...ai loro fratelli...e mi è venuto un gran "magone".
Se non ho pianto è solo perché l'ho voluto trattenere...
Per essere presente ho triplicato, nei due giorni precedenti, gli sforzi lavorativi...tutto mi spingeva a pensare che non sarei riuscito a fare tutto ...anzi la cosa più semplice sarebbe stata quella di rinunciare, ma...
...ho tenuto duro, lavorato anche 18 ore al giorno e alla fine sono andato...
Tutti mi hanno detto "ma con tutto il lavoro che devi fare ti metti a fare anche volontariato???": però più di uno ha riflettuto su quella domanda...
Non voglio dire che sono stato bravo e non voglio che lo dica nessuno, ma solo fare capire che si mettono sempre le proprie esigenze al primo posto eeeee...gli altri vengono sempre dopo.